Dopo le due prime esperienze discografiche di chiara impostazione rock elettrica anglosassone con testi in inglese, e dopo le esperienze critiche e psicoanalitiche legate alla contestazione studentesca del ’68 e maturate durante i suoi studi di psicologia, Marco Zappa esce, nel 1979, con un album decisamente controcorrente, con testi in italiano e con strumenti completamente acustici.
Testi e musica minimalisti imperniati da una auto ironia e da una profonda amarezza nei confronti della supponenza umana, confrontata con la naturalezza e la semplicità degli animali, ma arricchiti da una componente umoristica e da una freschezza musicale e ritmica innovative.
Voce, chitarra classica (suonata con la tecnica del “finger picking”), flauto traverso e violoncello: una musica diretta creata appositamente per i piccoli teatri, dove Zappa terrà da ora in avanti la maggior parte dei suoi concerti.
Registrazioni analogiche originali:
Gennaio/marzo 1979 MZ Sound Studio CH-66oo Muralto
Rimasterizzato digitalmente e completato:
gennaio 2000
MZ Sound Studio CH-6512 Giubiasco
Regia: Marco Zappa
Marco Zappa: Testi, musiche e arrangiamenti.
Voci, chitarra acustica, chitarra classica, armonica a bocca (1979).
Chitarra elettrica, banjo, bouzuki, basso elettrico, flauto contralto, pianoforte, percussioni (2000).
Giancarlo Piemontesi: flauto traverso
Rangit Shorter: violoncello
Il 1979 rappresenta, nella produzione discografica di Marco Zappa, il periodo dell'essenzialità acustica e delle prime sperimentazioni con testi in lingua italiana.
Dopo la pubblicazione del primo singolo nel 1967 (Complication) e dei primi due LP nel 1975 (Change) e 1976 (Sweet Apple), in lingua inglese e con musica spiccatamente rock, e dopo le esperienze critiche e psicoanalitiche legate alla contestazione studentesca del ’68 e maturate durante i suoi studi di psicologia a Milano, Marco Zappa esce, nel 1979, con un album decisamente controcorrente, con testi in italiano e con strumenti completamente acustici.. Testi e musica minimalisti imperniati da una auto ironia ma anche da una profonda amarezza nei confronti della supponenza umana, confrontata con la naturalezza e la semplicità degli animali.
Marco Zappa predilige in questi anni, quasi per contrasto, le sonorità più delicate e acustiche di strumenti appartenenti alla cultura classica e folk, come la chitarra classica e acustica (elettrificate), il flauto traverso, il violoncello e la voce naturale.
Questa scelta è anche dettata dal fatto che in questi anni Marco Zappa e il suo trio stanno facendosi conoscere ed apprezzare sulla scena svizzera dei piccoli teatri che richiede ed apprezza appunto queste particolari sonorità "da camera".
In questi anni Marco Zappa si avvicina con particolare interesse anche alla tecnica chitarristica del Finger-picking che, assieme a queste sonorità particolari dà origine allo stile che sempre più distinguerà questo musicista, anche nella sua produzione futura.
Riproponendo nel 2000 questo LP su CD, Marco Zappa ha cercato di arricchire leggermente questi brani , avvicinando gli arrangiamenti e le interpretazioni al suo stile più attuale (vedi strumenti aggiunti).
1. Non dovete far così (3'21")
2. La chiocciola meccanica (2'53")
3. Civili e trogloditi (2'53")
4. Ritorno (2'51"
5. Il maggiolino (2'18")
6. Cane randagio (3'47")
7. Pago tutto io (3'23")
8. Lo struzzo (3'14")
9. Formiche (3'22")
10. Lumnezia Rag (2'09")
11. Un ritmo che raschia (2'22")
12. Oggi ormai (3'13")